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Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

lunedì 21 febbraio 2011

"NON DISTURBIAMO GHEDDAFI"

Dopo Tunisia ed Egitto brucia la Libia del dittatore Gheddafi. Il Meditteraneo, anche se con ragioni parzialmente diverse da Paese a Paese, è in fiamme e l'Italia ha ormai rinunciato a esercitare l'influenza su questo scacchiere dove dovrebbe essere l'attore principale.

Abbiamo ancora tutti negli occhi Gheddafi che oggi fa bombardare i manifestanti dall'aviazione trattato con tutti gli onori dal governo italiano soltanto qualche mese fa. Il nostro silenzio imbarazzante sulle rivolte di queste settimane rimbomba ancora di più oggi. In Libia peraltro le nostre maggiori aziende hanno interessi enormi, vedi oggi i crolli in Borsa di Eni -5% e di Impregilo oltre il 6% che è interessato dall'accordo Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione che prevede 5 miliardi di euro di investimento in infrastrutture come risarcimento per il colonialismo italiano. 
Il tutto avviene con lo spettro di decine di migliaia di profughi che premono sulle coste italiane e un governo che sarà assolutamente incapace di gestire l'emergenza.