BENVENUTI!

Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

mercoledì 31 luglio 2013

il Decentramento (in)utile dell'Authority dei Trasporti

L’emendamento al decreto Lavoro che prevedeva l’assegnazione a Torino la nascente Authority dei Trasporti è stato giudicato inamissibile per competenza e quindi non è stato votato dall'aula di Palazzo Madama. L’assegnazione decentrata dell’Agenzia è quantomeno un argomento controverso: i proponenti dell’emendamento dicono che Torino ha tutte le competenze per ospitarla (e questo è indubbio) e che non costa nulla perché “La sede dell'Autorità dei Trasporti è definita in un immobile di proprietà demaniale nella città di Torino”. Ora, che questo basti per non essere portatrice di sprechi e inefficienze è tutto da dimostrare: andando a prendere i casi esistenti di sedi decentrate di Agenzie (per l’Energia a Milano e per le Comunicazioni a Napoli) si rischia di affermare subito il contrario, e non è facile immaginarlo pensando comunque che i principali interlocutori di Agenzie di questo tipo (governo, ministeri) rimangono a Roma; tutto questo naturalmente senza arrivare a paragonarla in negativo alle recenti pagliacciate leghiste dei ministeri del Nord a Monza, perché sarebbe eccessivo. Un tema evidenziato a favore del decentramento è poi quello della “distanza dalle burocrazie romane”, che sarebbe utile per i compiti e i poteri di controllo propri di un ente che dovrebbe essere un Agenzia indipendente di regolazione: il criterio di indipendenza a mio parere si ottiene nei fatti e nei comportamenti, non tanto di default con la distanza chilometrica.

lunedì 29 luglio 2013

world master games a torino

Venerdì si aprono a Torino i World Master Games, l’evento sportivo che riguarda atleti over 35. Reduci dalla polemica se organizzarli o meno in tempi di disastrate finanze degli enti locali, la scarsa pubblicità all’evento risulta evidente. Nessun fasto da Torino 2006 ovviamente, ma se pensate allo sforzo organizzativo e al battage pubblicitario che fu dedicato alle Universiadi nel 2007 vi accorgerete delle differenze in negativo.
Sembra addirittura che manca un numero minimo di volontari per gestirle al meglio e la cerimonia di inaugurazione è stata salvata in extremis con l’intervento di qualche sponsor privato.
Il tutto si concentra su Torino (coinvolti solo San Francesco al Campo per il ciclismo su pista, il lago di Candia per cannottaggio, Racconigi per il tiro al volo, il Lago d’Orta per la Vela )
                                                                                                                              
Il tutto è un peccato, se si pensa che l’ultima edizione del 2009 in Australia ha coinvolto quasi 29.000 atleti, da noi sono meno (19000) ma sono sufficienti con la loro presenza per una settimana a produrre ricadute economiche sulla città  notevoli: molti alberghi (anche in prima cintura) sono in via di esaurimento. Speriamo di far bella figura.


venerdì 26 luglio 2013

il grigio funzionario di partito e l'evasione


“Esiste una quota di evasione di sopravvivenza, che non si può accettare, ma bisogna combattere con le riforme”

Queste più o meno le parole di Stefano Fassina, il cui comportamento e le cui opinioni da grigio funzionario di partito (De Luca lo chiama il pessimista cosmico) non mi hanno mai entusiasmato. Naturalmente è stato attaccato a testa bassa da esponenti stessi del suo partito.

Come si fa a criticare una fotografia della realtà, per quanto possa non piacere? O crediamo che in un Paese in recessione con una pressione fiscale diretta del 45% l’evasione sia tutta di ricchi furbetti ?
Discutere se è la pressione fiscale insostenibile che porta ad un’ evasione stimata in 140mld di euro all’anno oppure se è l’alta evasione che fa crescere le tasse per chi le paga è come discutere  se sia nato prima l’uovo o prima la gallina: non porta a nessuna soluzione.

giovedì 25 luglio 2013

i dati di giugno di Caselle

Ieri scrivevo della situazione di Caselle, oggi sono usciti i dati Assaeroporti.  

- 12,6 % passeggeri,  con -15,5%  sul nazionale e -6,4% sull'internazionale. Questa volta il dato è amplificato dal segno + del dato complessivo (anche se modesto, 0,6%). 

Si salva solo il cargo con +3,2%. 
Spicca ancora una volta Cuneo con un +48% a fronte di un aumento dei movimenti inferiore (+16%). 

Ieri scrivevo dell'accessibilità dell'aeroporto che sarà migliorata con i fondi stanziati dal decreto Fare per la connessione della ferrovia To-Ceres nel passante ferroviario. Mi hanno fatto notare che nello stesso decreto ci sono i fondi per la ferrovia Novara-Malpensa, il cui adeguamento porterà i tempi di percorrenza tra Novara e Malpensa da 60 minuti a 20 minuti, con evidenti vantaggi anche per i passeggeri in provenienza da Torino. Un motivo in più per definire beffarda per le sorti del nostro aeroporto la buona notizia dell'approvazione del decreto.

mercoledì 24 luglio 2013

L'Aeroporto delle beffe


E’ da un po’ di tempo che le nubi si addensano sempre più nere su Caselle. Innanzitutto Le dimissioni di Daniel John Winteler da AD per andare alla Miroglio. Un incarico durato appena 100 giorni e nel quale però qualche segnale di inversione di  rotta era stato dato, soprattutto nell’approccio verso la struttura e nelle relazioni con compagnie aeree (il Barcellona con Vueling e il ritorno di qualche “etnico”), tour operator e tessuto economico piemontese. Emblematica la rotta su Roma: Alitalia nel nuovo piano industriale taglia il primo volo del mattino TRN-FCO, Blu Express riduce a un solo volo daily (con orari decenti quantomeno), dopo che aveva raggiunto un picco di 6 voli. Passare in pochi anni da un milione di passeggeri l’anno su Roma alla quasi metà non è spiegabile solo dalla concorrenza TAV.

Il disimpegno di RyanAir è ormai realtà da parecchio dopo la trattativa infinita sulla base lowcost: ne beneficia Cuneo Levaldigi: a maggio ha fatto +40% di traffico grazie soprattutto a FR, ma rimane una sanguisuga di fondi pubblici.

Per il resto è un taglio e un fuggi fuggi continuo: non solo di aerei, ma anche di corse della SADEM (che intanto apre corse per BGY!!)
Barbieri è il nuovo AD. Scelto da f21 che controlla ora il 51% delle quote di Sagat?  oppure “consigliato” dagli enti locali, che dovevano estrometterlo da GTT, causa inchieste, doppio incarico per se stesso e necessità di rimpasto di poltrone? Almeno Barbieri in passato si è occupato di aviazione, con un suo precedente incarico alla società di gestione dell’aeroporto di Napoli.

La quasi approvazione di questi giorni del progetto per la connessione della FTC Ferrovia Torino-Ceres con il passante ferroviario attraverso Corso Grosseto e Rebaudengo (magari dirò in un altro post) per Caselle rischia di essere una buona notizia solitaria, quasi beffarda. Dal 2017 si rischia di avere uno degli aeroporti collegati meglio con il centrocittà  (15 minuti di treno) di tutta Italia, ma senza avere poi collegamenti aerei decenti.  

E prossima settimana arriveranno i dati Assaeroporti di giugno. Guardando l’asfittico mercato di charter non è difficile immaginarsi segni meno a due cifre, non solo sui nazionali, ma anche sugli internazionali.

martedì 23 luglio 2013

la rappresentanza di genere

L’altra sera in Consiglio Comunale abbiamo deliberato per  l’applicazione della la legge 12 luglio 2011, n. 120 all’interno di SMAT, la società di gestione del servizio idrico integrato dell’area metropolitana torinese.

E’ stata introdotta una disposizione in base alla quale gli statuti delle società quotate dovranno prevedere che il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato su di un criterio che assicuri l'equilibrio fra i generi, intendendosi tale equilibrio raggiunto quando il genere meno rappresentato all'interno dell'organo amministrativo ottenga almeno un terzo degli amministratori eletti. Tale criterio di riparto dovrà applicarsi per tre mandati consecutivi e varrà anche per le società soggette a controllo di pubbliche amministrazioni.

E’ indubbiamente una delibera di carattere tecnico (applicazione della legge), eppure i dati legati a questo tema sono interessanti. La Commissione Europea, che ha tentato con politiche di soft law di stimolare provvedimenti per la rappresentanza di genere nei Paesi membri, rileva infatti che l’equilibrio di genere nei vertici aziendali ha effetti positivi sulle prestazioni delle imprese.  Ad esempio una ricerca McKinsey dimostra che le società con rappresentanza paritaria realizzano profitti del 56% superiori a quelle a conduzione unicamente maschile. Se invece si va ad osservare la realizzazione degli utili delle 290 società a maggiore capitalizzazione quotate in borsa si nota che le imprese con almeno una donna in Cda hanno risultati nettamente migliori. (fonte Ernst and Young). I risultati si potrebbero spiegare proprio con le effettive difficoltà aggiuntive che incontrano le donne per raggiungere posizioni di vertice che probabilmente fanno emergere effettivamente il talento.

Chi scrive è sempre stato contrario a provvedimenti per le riserve di genere, quote rosa e simili, ritenendole strategie sbagliate (almeno in via di principio) per promuovere l’emancipazione femminile. L’approccio dovrebbe partire sull’effettiva trasparenza (concetto abusato, ma su come è applicato ce ne sarebbe da discutere) dei criteri di scelta per certe posizioni, a maggior ragione per società soggette a controllo di pubbliche amministrazione. Tanto più i criteri sono caratterizzati da merito, talento e capacità, tanto automaticamente maggiore sarà il riequilibrio di genere avvicinandosi, e perché no superando quota 50%.  Una nota positiva però questo provvedimento legislativo ce l’ha, cioè quello di costituire (con la norma) basi culturali per abituarsi a vedere donne nei vertici aziendali.