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Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

mercoledì 13 marzo 2013

SI SA COSA SI LASCIA..


.... non si sa cosa si trova. Questo è probabilmente un proverbio saggio. 

Non sappiamo cosa ci regaleranno Camera e Senato come nuovo Presidente della Repubblica (Napolitano ha già detto che non si candiderà per un secondo mandato), ma sappiamo cosa lasciamo. 

E l’ultima di re Giorgio (definizione di certa stampa estera) non contribuisce certo a farci strappare i capelli per il suo addio politico al Colle.  Dopo la gravissima marcia dei parlamentari PDL al tribunale di Giustizia di Milano (a proposito hanno chiesto l’autorizzazione in questura?) per protestare contro inesistenti persecuzioni giudiziarie nei confronti di Berlusconi Napolitano ha ricevuto il segretario del pdl Alfano e i suoi ex capigruppo Cicchitto e Gasparri. Ha raccolto le lamentele, ha convocato Comitato di Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura, il cui esito sembra un avvertimento diretto: nessun intervento delle procure in questa fase di formazione del governo, dove il PDL rimane forzatamente un interlocutore non escludibile.

I soliti soloni in servizio permanente effettivo diranno che criticare il Capo dello Stato, in questo caso come nella trattativa Stato-mafia o sulla sua firma (senza rimando alle ) sotto leggi discutibili, è inamissibile, irresponsabile e grave. 

Riporto il pensiero di Scanzi, impeccabile: prima ha espresso "rammarico" (sempre un lessico prebellico) per la cafonata eversiva del Pdl al Tribunale di Milano, poi però ha detto che la magistratura non deve esacerbare il clima. Ma de che? Se si scopre che DeGregorio ha intascato 3 milioni per far cadere Prodi, pagato da Berlusconi, di quale "clima" si parla? Napolitano - a cui dobbiamo, per dirne due, l'invenzione Monti-Garibaldi e gli aumma aumma sulla trattativa Stato-Mafia - continua a equiparare ladri e investigatori. Troppo facile. Qua abbiamo un centrodestra che ragiona così. Nitto Palma: "Falcone e Borsellino sarebbero d'accordo con noi". Biancofiore: "Chi ve lo dice che Ruby non era davvero nipote di Mubarak?". Alfano ".." (non ricordo dichiarazioni significative di Alfano). Un centrodestra che neanche in Uganda (parafrasando Gaber). Un Pertini li avrebbe presi a calci nel sedere (e magari uno come lui avrebbe anche detto "culo"). E invece stiamo qui col bilancino, a fare distinguo, a moderare i toni, ad allungare il brodino. Basta. Basta con questi moniti sonnolenti, basta con questo centrosinistra tonnato, basta con questo centrodestra tremendo. E diamoci (tutti) una svegliata. Cazzo.