BENVENUTI!

Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

martedì 19 giugno 2012

tra cecchi paone e cassano

Se dovessi scegliere tra chi è stato più a sfavore degli omosessuali tra Cassano e Cecchi Paone non avrei dubbi: il  secondo sicuramente. Cassano ha espresso in maniera rozza una sua opinione, della quale non dovrebbe fregarci nulla. Già le opinioni di un calciatore che parla di calcio annoiano per banalità e ipocrisia, figuratevi quanto c'è di interessante in un calciatore che parla di temi extracalcio. Se poi è Cassano, notoriamente persona non acculturata, l'interesse scende oltre lo zero e rischia di avvicinarsi al fastidio. E' come se chiedessimo a Monti di fare gol nei quarti di finale dell'Europeo e lo valutassimo per questo.

Il signor Cecchi Paone invece pesca nel torbido. Volgare, strumentalizzatore del tema omosessualità per provare a invertire la parabola discendente della sua carriera televisiva (da conduttore di programmi di cultura al nulla), violento. Perchè vorrebbe obbligare al coming out un calciatore, ancora più difficile per chi deve calcare l'erba di uno stadio.

sabato 16 giugno 2012

montezemolo

L'altro giorno ci si interrogava sull’opportunità di avere un assessore regionale alla Sanità Monferino (ex manager Iveco chiamato in sostituzione di Caterina Ferrero, accusata di turbativa d’asta e abuso d’ufficio) che siede nel cda di Indesit, la quale sta chiudendo lo storico stabilimento di None, mentre la sua collega di giunta Porchietto ne convoca i vertici per provare a salvare i 360 lavoratori. Un conflitto d’interessi che genera corto circuito.
Un conflitto d’interessi portato all’ennesima potenza in questo ventennio berlusconiano, con il centro-sinistra fermo a guardare, per non dire complice, come ci confermò anche Violante  (che ancora oggi inspiegabilmente riesce ad andare in giro per convegni senza che nessuno gli chieda conto)

Nonostante tutto questo ad oggi un potenziale candidato per la premiership è Luca Cordero di Montezemolo, ovvero un detentore di conflitto di interessi che si avvicina di molto al modello Berlusconi. Qui di seguito un piccolo riassunto:

Montezemolo è presidente di Ferrari, azionista del 33,4% di NTV insieme a Della Valle e Punzo, è nel cda della Stampa, di Tod’s, di Indesit, di Campari, di Poltrona Frau. E’ stato ex presidente di Confinfustria, ex presidente Fiat, vicepresidente Bologna Calcio, della Juventus, direttore generale di Italia 90 (con che risultati..), ex presidente della FIEG; è stato consigliere di amministrazione in  Unicredit Banca d’Impresa, in TF1 e amministratore delegato di RCS Video, di Cinzano International. Probabilmente sto dimenticando qualcosa, ma è indicativo di quanto distorsivo sia considerarla una persona che possa assicurare discontinuità rispetto all’inquinamento di molte scelte politiche di questi anni provocate dal mega conflitto di interessi di B.






mercoledì 6 giugno 2012

#liberalasedia

In Consiglio Regionale Lombardia oggi è stata votata una mozione di sfiducia nei confronti di Formigoni. Il suo mandato è ormai segnato da scandali di ogni genere, dai misteri della sanità di Daccò ad assessori della sua giunta e delle sue precedenti indagati per fatti gravissimi. La mozione non è passata. Non importa, è giusto continuare a chiederle con coraggio quelle dimissioni, anche se in politichese qualcuno sosterrà che è stato fatto un favore politico al ciellino dalle camicie sgargianti. 

Sarebbe giusto chiederle specularmente in Piemonte. Una giunta immobile, una maggioranza dilaniata, un presidente che non si vede mai, l'ennesimo scandalo tangenti nella sanità con la Regione che non si costituisce parte civile al processo, ma soprattutto un presidente Cota abusivo perchè ha vinto con 27000 voti abusivi di una lista presentata con firme false (siamo al secondo grado di giudizio concluso che ha attestato la colpevolezza di Giovine). L'opposizione invece tentenna....non vogliamo più aspettare  il #liberalasedia in salsa piemontese. E poi prendiamoci anche il compito di eliminare le storture dei governatori oltre i 2 mandati. I 2 mandati non superabili per i sindaci hanno dimostrato di funzionare a garanzia democratica. Gli statuti regionali cambiati ad personam per consentire mandati ventennali (Formigoni al quarto, ma anche Errani al terzo) invece sono pericolosi. Ribadiamolo come patto per costruire vero rinnovamento.