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Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

domenica 27 novembre 2011

Il grafico mostra sull’asse orizzontale la percentuale di uomini tra 55 e 64 anni che lavorano e, sull’asse verticale, la percentuale di uomini fra i 20 e i 29 anni disoccupati.
Molti credono che ci sia un numero fisso di posti di lavoro e che, dunque, forzando i lavoratori più anziani ad andare in pensione, si creino opportunità di lavoro per i giovani. Questa tesi ha fornito il sostegno a chi si è opposto all’innalzamento dell’età di pensionamento in linea con l’allungamento della speranza di vita. Il grafico ci dice invece che nei paesi in cui il tasso di disoccupazione dei giovani (20-29 anni) è più basso, ci sono anche più persone tra i 55 e i 64 anni che lavorano. Viceversa nei paesi in cui meno lavoratori anziani hanno un impiego ci sono anche più disoccupati giovani.    (lavoce.info)

Se l'inverso non è stato comunque dimostrato questo grafico non dimostra nulla. Evidenzia soltanto le differenze tra i vari Paesi in termini di occupazione, non dice nulla in termini di correlazione tra  percentuale di lavoratori giovani e lavoratori anziani. Delusione lavoce.info, di solito l'analisi è un po' più approfondita...

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