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Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

domenica 13 maggio 2012

19 anni fa #alex

Non mi sono innamorato del calcio e della Juve da piccolissimo. Iniziai a seguire il calcio solo nel 1993, avevo già 7 anni. In genere si inizia prima, ma quella passione improvvisa, acritica, inesplicabile come quella per il calcio esplose, non so perchè, solo allora. 
E' un caso, ma quello fu il tuo primo anno alla Juve. 19 anni fa. 

Della prima passione per il calcio ricordo nitidamente i mondiali del 1994. Ero in vacanza a Ischia e mi affacciavo al balcone a ogni gol per sentire i boati di tutta l'isola ai gol della nazionale italiana. Poi il 1996 e la finale di Roma, e poi la stagione successiva. Dove la Juve diventò la TUA juve per tanti anni. Il terzo miglior goleador italiano di sempre. Il gol a Tokio. La mattonella delle punizioni. Il gol del 3-2 con la Fiorentina. Il gol inutile di tacco nella finale con il Borussia. L'infortunio di Udine, il ritorno difficile, il gol di Bari per tuo padre. Eri diventato Godot, segnavi solo su rigore, l'affetto intatto di tutti lo stesso. I gol sbagliati in finale dell'Europeo ed era dura difenderti. Il gol al Messico nel 2002, il gol con la Germania, il rigore in finale nel 2006 (potevano sbagliare tutti, ma non avrei tollerato un tuo errore). La B a Rimini e Frosinone, il gol allo Zenit, la standing ovation del Bernabeu, e tanto altro....fino a quest'anno,  alla punizione con la Lazio, al gol con l'Inter, al gol di oggi. 

Del Piero - Inzaghi prima e quella  Del Piero - Trezeguet poi per tanti anni. Le coppie dei gol a grappoli. Il fastidio a volte perchè non volevi gente nel tuo ruolo e ne hai bruciati tanti. La consapevolezza di aver adorato sì Nedved e sognare ancora oggi il tocco di Zidane. In ogni caso però nessuno ha identificato come te l'amore per la  Juve di questi 20 anni. Oggi solo nostalgia, perchè se dice addio Del Piero, che aveva iniziato 19 anni fa e tu eri un  bambino, vuol dire che sono e siamo diventati grandi e adulti. E diventare grandi non è sempre piacevole.

Ciao Alex.





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