In un Paese burocratizzato fino all'osso in effetti mancava l'albo (!!) degli striscioni autorizzati per lo stadio.
Per dirla in termini weberiani tutto ciò è quanto di più lontano dall'applicazione dei principi di razionalità e imparzialità per il raggiungimento di un fine collettivo, anzi è solo burocrazia travestita da repressione oppure repressione mascherata da burocrazia. Il risultato non cambia.
Insomma chi decide cosa sia autorizzato o no non risponderà certo a regole unificate. E poi soprattutto, che ne è della libertà di espressione?
Nessun commento:
Posta un commento