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Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

lunedì 8 aprile 2013

A proposito delle #primarieroma


Il problema vero non sono le file di rom ai seggi delle primarie romane, anche se qualche sospetto di poca trasparenza evidentemente lo fanno venire. A meno che non ci siano casi “Michele Curto” in salsa romana, cioè un effettivo coinvolgimento politico della comunità grazie all’impegno personale e collettivo, che viene riconosciuto ( o gli viene impedito come a Torino) anche attraverso il diritto di voto per un determinato candidato. Se così non fosse invece chi è il vero razzista?  Chi sfrutta povertà e esclusione sociale per tornaconti elettorali o chi osserva stranito i fatti?

Il problema vero, anche se è stato dato un bel vantaggio al sindaco uscente che sul tema integrazione mancata vinse 5 anni fa,  sono i voti interessati, i pacchetti di voti, i “consiglieri comunali alla testa della fila con 20 persone dietro”, i ticket decisi a tavolino solo per interesse. Tutte cose già viste, anche da queste parti. E' evidente quindi che non è un tema di nazionalità. 

Quello che ho scritto significa buttare via il bambino con l’acqua sporca? Assolutamente no. Maggiore è la partecipazione meglio è. I voti non liberi si annacquano nel mare dei voti liberi. Prima delle regole restrittive, servirebbero svolte morali. E siamo ancora ben lontani dall'obiettivo. 



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