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Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

martedì 16 novembre 2010

Nessun colpevole per Piazza Della Loggia

28 Maggio 1974. Brescia. Piazza della Loggia. Una bomba esplode durante una manifestazione, 8 morti, 104 feriti.  Trentasei anni dopo si chiude il processo con cinque assoluzioni per Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte, Pino Rauti, il generale dei Carabinieri Francesco Delfino e Giovanni Maifredi.

Come per quasi tutti i misteri italiani non si è arrivati quindi a una verità giudiziale per insufficienza di prove. La verità politica e storica è stata invece probabilmente assodata: la strage di piazza della Loggia si inserisce in quegli oscuri 5 anni di terrorismo nero, inaugurati dalla strage di Piazza Fontana nel 1969.

Gli elementi che compaiono sono Ordine Nuovo, il gruppo radicale nero che vedeva nella strage lo strumento per creare la punta massima di disordine al fine di ristabilire l'ordine, il quale si salda con apparati e settori dello Stato, nell'ottica del miraggio del colpo di Stato risanatore. E nel  caso di Brescia i depistaggi di Stato non hanno certo aiutato a ricostruire avvenimenti e responsabilità. 
C'è un filo nero, nerissimo, che unisce tanti di quegli avvenimenti di quegli anni, mai sufficientemente chiariti, da Piazza Fontana a Piazza della Loggia, da Peteano all'Italicus. Non si è ancora arrivati a una conclusione condivisa su rapporti tra servizi deviati con  le varie sigle di estrema destra, i rapporti con Cia e Gladio e con vertici di esercito e polizia, e le pericolose contiguità con la massoneria.  

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