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Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

mercoledì 17 novembre 2010

Toghe Rotte

Toghe Rotte di Bruno Tinti: uno dei libri più istruttivi mai letti. 

A settembre a Vasto avevo avuto il piacere di ascoltare il dottor Tinti, procuratore aggiunto della Procura di Torino, in un dibattito sullo stato della giustizia in Italia. Il suo saggio ha il pregio ,attraverso racconti divertenti nella sua tragicità, di analizzare le varie disfunzioni della giustizia in Italia, facendo piena luce sul sistema giudiziario nel nostro Paese, sgombrando il campo da luoghi comuni, esternazione dei vari governanti e politici (che  spesso si trovano nella condizione al contempo di imputato e legislatore). 

Toghe Rotte è di una chiarezza disarmante, riuscendo nell'intento di spiegare al comune cittadino non edotto di codici penali il "perchè molte persone condannate per reati finanziari le ritroviamo coinvolte in scandali successivi; perché perfino i reati più comuni (rapine, estorsioni, sequestri di persona, omicidi, ecc.) spesso sono commessi da gente che è già stata condannata per altri reati; perché il processo termina, nel 95 per cento dei casi, con una sentenza di non doversi procedere per prescrizione."
L'amministrazione della giustizia disegnata da Tinti è un sistema che sembra costruito apposta per non funzionare. E se la capacità di amministrare la giustizia, insieme alla capacità di far pagare le tasse e i tributi, era una delle caratteristiche fondanti dello Stato moderno, l'Italia appare un paese ancora immerso nel feudalesimo più oscuro. 
Nonostante lo choc che vi procurerà...... fortemente consigliato.

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