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Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

venerdì 10 dicembre 2010

Della selezione della classe dirigente

Sono ormai alcuni giorni che impazza l'onorevolemercato alla Camera, con parlamentari che passano da uno schieramento all'altro grazie a promesse di ricandidature, o peggio di vantaggi economici.
Se poi due di questi sono parlamentari dell'Italia dei Valori, ovvero il partito più antiBerlusconi dell'arco costituzionale una riflessione va fatta. 
Razzi me lo ricordo a Vasto a denunciare indignato che lo volevano comprare pagandogli il mutuo....ora invece sostiene di essersi convertito su ragioni politiche. Scilipoti non si è ancora capito cosa farà il 14....per ora ieri ha fatto quella pittoresca conferenza stampa con gli altri "responsabili nazionali" Cesario e Calearo nel quale ognuno dichiarava una posizione diversa sulla fiducia del 14. Un 1X2 della politica insomma.

Berlusconi sono un po' di anni che ha portato a pratica familiare l'acquisto di deputati e senatori, in fondo l'avevamo già visto con la caduta del governo Prodi nel 2008. La vergognosa legge elettorale senza preferenze poi alimenta questi comportamenti: un parlamentare eletto con preferenze nel suo collegio elettorale avrebbe molte più difficoltà a spiegare un tradimento ai suoi elettori dello stesso.

Venendo poi a Idv è chiaro che non è più rinviabile una  presa di coscienza su come si seleziona la classe dirigente del partito, partendo dal livello locale e salendo fino alla composizione delle liste per il Parlamento (nella speranza che prima o poi rivenga data dignità al cittadino - elettorale consentendogli un minimo di scelta dei suoi rappresentanti). Razzi e Scilipoti non sono i primi che se ne vanno, ricordiamo il famoso caso De Gregorio passato a Forza Italia (decisivo nel 2008), e l'ultimo caso Porfidia (allontanato dal partito per inchieste giudiziarie). Se Razzi è anche figlio di una legge sull'elezioni dei parlamentari all'estero quantomeno discutibile (abbiamo visto come tra i primi nomi che si fanno per corrompere qualcuno ci sono sempre i deputati all'estero), gli altri sono errori che si potevano evitare. Non so se basti la "cabina di regia" sulle candidature invocata da Luigi De Magistris, ma occorre una svolta vera, perchè tutto ciò sta offendendo la dignità di tanta gente che con il loro quotidiano lavoro e i loro sacrifici economici lavorano per il partito sul territorio. Non basta scomodare Giuda, va fatta anche autocritica. Imbottire Idv di ex-Udeur, di ex-socialisti..eccetera fa deviare il treno Idv dalla sua destinazione. E temo che anche elettoralmente al prossimo giro tutto ciò lo pagheremo pesantemente.

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