L'altro giorno ci si interrogava sull’opportunità di avere un assessore
regionale alla Sanità Monferino (ex manager Iveco chiamato in sostituzione di
Caterina Ferrero, accusata di turbativa d’asta e abuso d’ufficio) che siede nel
cda di Indesit, la quale sta chiudendo lo storico stabilimento di None, mentre la sua
collega di giunta Porchietto ne convoca i vertici per provare a salvare i 360
lavoratori. Un conflitto d’interessi che genera corto circuito.
Un conflitto d’interessi portato all’ennesima potenza in
questo ventennio berlusconiano, con il centro-sinistra fermo a guardare, per non
dire complice, come ci confermò anche Violante (che ancora oggi inspiegabilmente
riesce ad andare in giro per convegni senza che nessuno gli chieda
conto)
Montezemolo è presidente di Ferrari, azionista del 33,4% di
NTV insieme a Della Valle e Punzo, è nel cda della Stampa, di Tod’s, di Indesit,
di Campari, di Poltrona Frau. E’ stato ex presidente di Confinfustria, ex
presidente Fiat, vicepresidente Bologna Calcio, della Juventus, direttore
generale di Italia 90 (con che risultati..), ex presidente della FIEG; è stato
consigliere di amministrazione in Unicredit Banca d’Impresa, in TF1 e
amministratore delegato di RCS Video, di Cinzano International. Probabilmente
sto dimenticando qualcosa, ma è indicativo di quanto distorsivo sia considerarla
una persona che possa assicurare discontinuità rispetto all’inquinamento di
molte scelte politiche di questi anni provocate dal mega conflitto di interessi
di B.
Nessun commento:
Posta un commento