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Blog di Fabio Cuoppolo, 27 anni, che ha la pretesa, ogni tanto, di instillare qualche dubbio nei suoi pochi affezionatissimi lettori

lunedì 18 luglio 2011

LA CASTA DELLA CONTROINFORMAZIONE

Oltre all'istituzionalizzazione del farsi i fatti degli altri, Facebook e gli altri social network hanno alimentato la possibilità di fare politica e/o controinformazione utilizzando il web. 

Passata la sbornia pro-referendum, nelle ultime settimane sono 2 gli argomenti preferiti del popolo del web e in particolare di molti dei miei contatti. Il primo riguarda la Tav Torino - Lione. Non mi addentro nella questione, perchè non vorrei banalizzare la questione come direbbe un mio illustre docente e come purtroppo fanno in tanti in entrambi gli schieramenti. Quello su cui riflettevo era una questione collaterale alla battaglia di Chiomonte di 2 domeniche fa. Subito dopo i violentissimi scontri iniziano ad apparire post che denunciano la pericolosità dei gas lacrimogeni CS utilizzati dalle forze dell'ordine, nonchè l'abitudine a sparare gli stessi ad altezza uomo, con ovvi pericoli per chi si trova sulla traiettoria. Addirittura si iniziano a fare conferenze per informare, il milionario grida alle prove di dittatura (e lui sì che ci guadagna sulla Tav con il blog). Insomma c'è qualcuno che sembra credere che il tutto sia pianificato ad hoc di chi vuole fare la Tav per favorire una strategia di innalzamento della tensione per soffocare il movimento. 
Mi chiedo dove siano stati questi geni della controinformazione da almeno 10 anni. Il problema dei gas CS vietati dalla convenzione di Ginevra come arma di guerra è un problema da almeno 10 anni, emerse già a Genova nel 2001 (ma tutti sembrano essersene dimenticati) e sono sempre stati utilizzati in abbondanza in tantissime situazioni di ordine pubblico in particolare negli stadi. Chi pensa di  parlare oggi il CS credendo di denunciare una novità è fuori strada e si è perso le battaglie parlamentari di qualche deputato illuminato, le interpellanze ai vari ministri della Salute e dell'Interno, le denunce degli stessi sindacati di forze dell'ordine per gli effetti nocivi sugli stessi operatori di sicurezza, la protesta degli ultras di tutta Italia che più di altri hanno sperimentato la repressione folle di questi anni. Sui lacrimogeni sparati ad altezza uomo... anche questa non è una novità. Quando Roberto finì in ospedale con la faccia distrutta nel piazzale del Delle Alpi, o quando Christian, tifoso della fiorentina, perse l'occhio in un polveroso campo di serie C dov'erano tutti? Forse non esisteva Facebook e non potevano saperlo....

Il secondo argomento è il caso mediatico degli ultimi 2 giorni: la pagina facebook I SEGRETI DELLA CASTA DI MONTECITORIO che ad adesso ha già 223.146 contatti e che promette di rivelare tutto il malcostume della classe politica dei parlamentari. Per il momento non rivela niente di nuovo che non sia già apparso in fortunati libri (vedi su tutti LA CASTA). L'ultima "rivelazione" è il fatto che i parlamentari possono approfittare di sconti riservati solo a loro in alcune concessionarie e di tariffe agevolate con la TIM.  E' chiaro che è una cosa che faccia girare le scatole a noi poveri comuni mortali ma mi sfugge quale ne sia il costo per la collettività  (a meno che non sia un accordo che prevede oneri per lo Stato, ma di questo non si fa cenno). Mi sembra piuttosto che sia una scelta commerciale delle aziende. Sulla macchina secondo me è una scelta pubblicitaria (Toh guarda l'onorevole che gira con...), e con pochi rischi, visto che è difficile che l'onorevole abbia difficoltà a pagare con gli stipendi che si ritrova. Sul telefono vale l'equazione nuovo cliente tutto di guadagnato per l'operatore, anche a tariffe basse, e i parlamentari sono sempre lì fotografati e ripresi mentre parlano al telefono.....
L'informazione è sempre meritoria, ma sinceramente mi aspetto di più da Spidertruman, vista l'enfasi che gli si sta dando, definendolo addirittura "l'Assange de noantri". Eccessivo sicuramente a quanto è dato vedere finora.  
Il miglior vantaggio che si può dare alla Casta e confondere i veri privilegi con aspetti buttati lì nel calderone per sfruttare l'ondata di indignazione mediatica del momento. Poi ci sarà altro su cui concentrarsi, ognuno tornerà a farsi gli affari propri, e alla fine non cambierà proprio niente.



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