Il sindaco di Alba ha espresso un'opinione condivisibile, cioè quella di valutare la chiusura dello scalo cuneese di Levaldigi, e gli sono saltati tutti addosso.
Nel Paese dei mille campanili è ora di evolversi dal Medioevo e ragionare in ottica diversa. Perchè si sa, tutti vogliono il proprio ospedale (tema caldissimo), la propria università (e qui ce ne sarebbe da discutere in riferimento proprio a UniTo con sede Cuneo), il proprio svincolo autostradale (e poi si partoriscono le autostrade a zig zag come la Asti-Cuneo) e il proprio aereoporto.
Non andava proprio aperto quell'aereoporto: ha già dissipato milioni di euro, sia prima dove non volava nessuno, sia ora dove comunque passeggeri e rotte erano in aumento.
Ogni altra possibilità di ricapitalizzazione che allungherebbe il brodo per qualche altro mese o qualche ipotesi creativa tipo quella di creare il polo piemontese con Caselle fondendo Geac in Sagat per me sono assolutamente da non considerare.
E intanto qualche giorno fa il Consiglio regionale della Campagnia ha approvato un atto che continua l'iter di investimento per costruire l'aereporto di Grazzanise (CE). A 45 km da Napoli Capodichino.
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